Casa della pesca

Recentemente restaurata con fondi europei, la casa della pesca di Cavallino Treporti ospita le cooperative di pescatori attive nella nostra laguna e nel nostro mare. È il primo approccio consortile nell’area, con 150 addetti, dediti alla piccola pesca lagunare e costiera (dai 5 mt fino ai 14/15mt per la pesca in mare). Le attività sono artigianali al 100%, a bassissimo impatto ambientale. Per pescare infatti vengono utilizzati diversi attrezzi da pesca e il contatto è mano-pesce, non vengono utilizzate reti a strascico. Il lavoro è giornaliero e quindi il pesce è fresco di giornata.
Da ogni gesto di questi artigiani della pesca, traspare la passione per il loro lavoro, la perizia tramandata di generazione in generazione e la creatività che spinge a trovare soluzioni ai problemi creati dai cambiamenti climatici e dalle invasioni di specie aliene.

Dallo scorso settembre la casa della pesca è aperta al pubblico e offre un programma di ittiturismo col quale si cerca di valorizzare il pescato attraverso l’accorciamento della filiera. Al momento non è ancora possibile acquistare il pesce appena pescato ma è possibile assaggiarlo in cicchetti con lo spritz o prenotare una cena da consumare nel giardino della casa.

Sono previste anche delle uscite in barca con i pescatori per conoscere i vari sistemi di pesca e le zone dove questi vengono adottati.
Il pescaturismo qui da noi non viene praticato in esclusiva, è solo un sistema aggiuntivo di reddito. Trasmette un sistema di valori e conoscenze che normalmente è nascosto, dove lavoro, vita quotidiana, fatica e artigianalità vengono fatte sperimentare sul campo. È un turismo esperienziale per famiglie e piccoli gruppi.
Grazie a un’applicazione, I lagoon, un atlante della pesca in più lingue, che contiene tutto ciò che è stato codificato anche dal punto di vista scientifico dalla cooperativa, si possono conoscere nomi e abitudini delle diverse specie ittiche, che poi si sperimenteranno dal vivo attraverso la pesca.