La spiaggia a modo nostro
Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice
(Jean-Claude Izzo)
Vedere l’alba quando il sole si alza dal mare e si specchia sull’acqua leggermente increspata e tiepido bacia la sabbia dorata vale l’impegno di essersi alzati di buon’ora.
L’odore di salsedine sale fino alle narici e la brezza accarezza il viso, la sabbia ancora umida solletica la pelle e capisci che la tua giornata diventerà davvero speciale: non c’è inizio migliore.
E poi ancora mare e sole e sole e mare...
Nonostante l’ora la compagnia non manca, lo stridio dei gabbiani che si rubano le prede in volo, lo sciabordio dell’acqua che lava via anche i pensieri più tenaci, il chiacchiericcio dei bagnini che si preparano ad accogliere e il profumo delle brioches calde che attira senza pietà verso il chiosco più vicino.
Per un rapporto esclusivo col mare l’ideale è il contatto diretto, senza barriere che limitano l’orizzonte. Sedersi sulla ruvida superficie degli scogli a gambe incrociate, il cappuccino fumante in mano e il ricordo della marmellata che si scioglie in bocca. E parlare al mare.
E poi ancora mare e sole e sole e mare, e conchiglie da raccogliere e schemi di parole crociate da riempire, e capitoli da leggere avidamente o aquiloni da far volare.
Finché lo stomaco vuoto reclama attenzione e se anche non ci abbiamo pensato prima non importa, perché a portata di infradito troviamo di che far gioire il palato e gli occhi che non si stancano di spiare i piatti dei vicini di tavolo per copiarne le scelte. E l’acquolina si scioglie in bocca preannunciando puro piacere.
E poi ancora mare e sole e sole e mare, e pisolini da schiacciare, gare di bocce da schivare, partite a calcio da vincere o da tifare.
Gli ultimi raggi di sole passano attraverso l’arancio acceso dello spritz in compagnia, immortalato per far invidia a chi sta a casa, le mani salate dalle patatine salutano gli ultimi che lasciano i lettini per una doccia calda.
Ciao mare, e domani si ricomincia.